COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE UNITARIA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA ODV
Nuova diretta Facebook, Youtube e Linkedin organizzata dall’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV, mercoledì 15 marzo 2023, alle ore 21,30: “La panchina di Catania ricorda tutte le vittime della strada”
«Ci sono troppe morti impunite sulle strade, tante famiglie che vivono l’ergastolo del dolore. È necessario sensibilizzare tutti sulla sicurezza stradale, un tema di cui si parla pochissimo in Italia. Chi commette un omicidio stradale deve andare in carcere». A parlare è Pietro Crisafulli, responsabile per la Sicilia dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV, che riunisce tre associazioni: l’AIFVS, Associazione Familiari e Vittime della Strada ODV; l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime e l’AMCVS, Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV.
Il 6 marzo scorso, a Catania è stata inaugurata una panchina bianca in memoria di Salvatore e Mimmo Crisafulli, rispettivamente fratello e figlio di Pietro, e di tutte le vittime della strada. La panchina è stata situata in piazza Palestro in occasione del sesto anniversario della morte di Mimmo Crisafulli, vittima nel 2017 di un terribile incidente stradale. Dell’evento si parlerà nella diretta Facebook, Youtube e Linkedin organizzata dall’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV, sotto la regia di Biagio Ciaramella, vicepresidente delle tre Associazioni. Sarà il giornalista Dino Stefano Frambati a condurre la diretta che andrà in onda mercoledì 15 marzo 2023, alle ore 21,30. La trasmissione ospiterà Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV e dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV, Pietro Crisafulli, Riccardo Tomasello, candidato a sindaco di Catania, Antonio Bertolo, consigliere di quartiere a Catania e Salvatore Guerino Catania.
«Chi si mette alla guida deve rispettare il codice della strada», dice Pietro Crisafulli, «è necessario che i giovani vengano educati, anche nelle scuole. Non mi stancherò di lottare perché le leggi cambino, perché le pene siano adeguate e le famiglie delle vittime ottengano giustizia. La panchina bianca a Catania, in memoria di mio fratello Salvatore di mio figlio Mimmo e di tutte le vittime innocenti uccisi sulle strade, terrà sempre alta l’attenzione sul tema della sicurezza stradale, una presenza simbolica per mantenere vivo il ricordo e la memoria dei nostri cari che hanno tragicamente trovato la morte a seguito di incidenti stradali».
Ha vissuto un doppio calvario Pietro Crisafulli «la morte dopo un’agonia durata dieci anni, in seguito a un incidente con il motorino, di mio fratello Salvatore e poi la morte di mio figlio Mimmo, investito da una macchina a un incrocio di Catania. Per lui non abbiamo ottenuto giustizia, chi ha causato l’incidente, infatti, ha patteggiato una pena di cinque mesi e 10 giorni». «Salvatore ha trascorso dieci anni in stato vegetativo – continua Pietro – diventando famoso in tutto il mondo come il “Terry Schiavo italiano”, perché, svegliatosi dal coma, raccontò che mentre era in stato vegetativo vedeva e sentiva tutto. Da quella esperienza nacque il libro “Con gli occhi sbarrati. La straordinaria storia di Salvatore Crisafulli” e, successivamente, il film “La voce negli occhi”».
La panchina serve a far riflettere, punta a coinvolgere la collettività sul tema della sicurezza stradale. «Chi si siede su quella panchina, leggendo “Basta Ergastoli del Dolore”, potrà capire. Lo Stato, i legislatori devono intervenire e inasprire le pene», prosegue Crisafulli, «bisogna abolire soprattutto i patteggiamenti, perché con la morte non si patteggia. Noi tutti siamo vittime di un sistema che non ci rende completamente giustizia. Bisogna realizzare in tutto il Paese una cultura della sicurezza stradale che parta dal mondo della scuola. Intanto, un sentito ringraziamento va all’Associazione Siciliana Contribuenti Art. 580 C.p., che ci ha voluto omaggiare con una targa simbolica in memoria delle vittime della strada.».
«È ammirevole il lavoro svolto dal nostro referente sul territorio, Pietro Crisafulli, perché è giusto che ognuno di noi faccia qualcosa per la sicurezza stradale», dicono i presidenti Alberto Pallotti ed Elena Ronzullo, «Pietro lo sta facendo egregiamente, nonostante i lutti che lo hanno colpito. Sappiamo che sono state collocate altre panchine a Catania, ma quest’ultima ha un significato pregnante, in quanto l’iniziativa è scaturita da un protocollo voluto dalle nostre tre Associazioni che parte da Casal di Principe, passa da Aversa e giunge a Catania. È fondamentale, ora, che chi amministra una città investa al più presto i fondi destinati alla sicurezza stradale, e anche quelli del PNNR, per migliorare la viabilità e corredare le strade di piste ciclabili e alberi».
Alla trasmissione prenderà parte anche Riccardo Tomasello, candidato a sindaco di Catania, sostenitore della sicurezza stradale: «Credo fortemente nel ruolo dell’associazionismo per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi sociali di particolare importanza, come il doveroso ricordo delle innocenti vittime della strada», dichiara Tomasello, «è dovere delle Istituzioni ascoltare la voce delle famiglie e promuovere politiche efficaci per ridurre gli incidenti stradali e mettere in sicurezza le nostre città».
Oltre a Tomasello, la diretta ospiterà anche Antonio Bertolo, consigliere di quartiere a Catania, parte attiva nella realizzazione della panchina dedicata a Mimmo e Salvatore Crisafulli e a tutte le vittime della strada. «Ho fatto questa proposta alla Prima circoscrizione comunale. Dopo alcune sedute, in una di queste fu invitato lo stesso Crisafulli, che nel suo lungo discorso colpì tutti noi. La mozione da me presentata, fu approvata all’unanimità», racconta Bertolo, «con immensa soddisfazione ed emozione ho visto concretizzarsi il risultato della proposta di dedicare una panchina bianca in memoria delle vittime della strada. Una panchina che ho avuto anche il piacere di pitturare e che lancia un forte messaggio: “Basta ergastoli del dolore”, una frase che dice tutto. La panchina di Catania serve da monito e da riflessione per tutti i cittadini che la vedranno ed è uno spunto di riflessione, soprattutto per i più giovani, su un tema fondamentale come quello delle vittime stradali, ma soprattutto si spera possa scuotere le coscienze».
Per info:
aifvsufficiostampa@vittimestrada.eu
Biagio Ciaramella, cell. 330 443 441